La Corte Costituzionale ghigliottina le interpretazioni di comodo della Legge e mette lo stop definitivo sia alle sentenze fantasiose, sia ai furbi della casa vacanza eletta a dimora abituale della famiglia. Con la sentenza 209 di ieri si torna nell’alveo costituzionale della tutela della famiglia, ovunque abbia fissato la propria “stabilità”. Quindi: sono esenti da IMU sia le case della famiglia nell’ambito di Comuni diversi, sia quelle nello stesso Comune. Sempre che si possa provare che le varie residenze sono effettivamente “dimore abituali”. Spetta al Comune dimostrare il contrario, in base ai consumi energetici o altro. Ora, in assenza di sentenze passate in giudicato e di termini di decadenza spirati, si apre anche la strada al rimborso dell’IMU pagata in eccedenza, dato che le sentenze della Corte Costituzionale cancellano le situazioni penalizzate con effetto retroattivo (salvo fatti definitivi).