• Il decreto fiscale (D.L. 124/2019) ha introdotto l’obbligo di presentazione delle dichiarazione dei redditi per poter utilizzare in compensazione (dopo 10 giorni) i propri crediti fiscali annuali, se superiori a 5.000 euro. Per il 2020 i crediti potranno essere utilizzati solamente a partire (almeno) dal mese di maggio.
• Inoltre, per le compensazioni sarà necessario presentare il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, anche per i soggetti non titolari di partita Iva.
• In caso di crediti in tutto o in parte non utilizzabili in compensazione, si applicherà la sanzione di 1.000 euro per ciascuna delega non eseguita. Il contribuente avrà 30 giorni per fornire chiarimenti in ordine a elementi non considerati o valutati erroneamente, oppure per effettuare il versamento di quanto dovuto.
L’Agenzia delle Entrate procederà con l’iscrizione a ruolo della sanzione entro il 31.12 del terzo anno successivo a quello di presentazione della delega di pagamento.
• Infine, sembrerebbe che tale rinvio delle compensazioni orizzontali andrà a colpire maggiormente i professionisti con redditi medio-bassi, che sono strutturalmente a credito per effetto dell’applicazione delle ritenute d’acconto del 20% sui compensi.
• Spiace quindi constatare che il gettito per lo Stato per oltre 1 miliardo di euro per l’anno 2020, previsto dalla norma sulle compensazioni, sia prevalentemente sostenuto da anticipazioni fatte allo Stato da soggetti con redditi medio-bassi, categoria che di solito comprende i giovani.
• Il decreto legge è già vigente; tuttavia questa disposizione sulle compensazioni, entra in vigore per i crediti maturati a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31.12.2019. Pertanto nel mese di novembre 2019 è possibile continuare a compensare i crediti che risulteranno nelle dichiarazioni dei redditi e Irap
che si presenteranno entro la fine dello stesso mese.
• Anche la disposizione che prevede l’obbligo per chiunque di trasmettere il modello F24 contenente la compensazione, mediante i servizi telematici delle Entrate e quindi anche da parte dei soggetti non titolari di partita Iva, decorre dalle compensazioni di crediti maturati nel 2019 e quindi spendibili nel 2020.