• Il decreto Crescita (L. 58/2019) ha allargato il perimetro su cui applicare le agevolazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio. In particolare, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono state determinate nella misura fissa di 200 euro cadauna, a condizione che ricorrano i seguenti presupposti:
a) l’acquisto sia effettuato entro il 31.12.2021 da un soggetto imprenditore (individuale o societario) il quale svolga attività di costruzione o di ristrutturazione di edifici;
b) l’acquisto abbia ad oggetto un “intero fabbricato” (di qualsiasi natura);
c) il soggetto acquirente, entro 10 anni dall’atto di acquisto, provveda:
– alla demolizione dell’edificio e alla “ricostruzione” di un nuovo edificio anche volumetricamente non coincidente con il manufatto preesistente (ove la normativa locale lo consenta); oppure all’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia (non è invece contemplato l’intervento di ristrutturazione urbanistica);
– alla vendita (anche frazionata) dell’edificio ricostruito o recuperato, per almeno il 75% del suo volume;
d) l’opera di ricostruzione o di recupero sia effettuata conformemente alla normativa antisismica;
e) l’edificio risultante da ricostruzione o recupero sia classificato in una delle classi energetiche “A” o “B”.
• Nel caso in cui i presupposti non si verifichino, le imposte di registro, ipotecaria e catastale si pagano nella misura ordinaria